Dal 14 al 18 ottobre, presso Lingotto Fiere, la vecchia e storica sede della FIAT, si è tenuta la 33esima edizione del salone internazionale del libro, prevista in origine per maggio e spostata a causa della pandemia.
Ospiti e cultura
Maestosa come non mai l'edizione di quest'anno, a cominciare dal manifesto principale, Vita Supernova, per poi passare allo spazio studenti, con la collaborazione della Fondazione San Paolo, che prevede la collaborazione di oltre 31 mila ragazzi, e finendo all'enorme numero di ospiti nazionali ed internazionali: dallo scrittore argentino Alan Pauls, alla giornalista e scrittrice turca Ace Temelkuran per citarne alcuni, senza dimenticare la presenza del mitico attore Carlo Verdone, che ha scelto proprio il salone internazionale del libro per presentare il suo libro “La carezza della memoria”.
Il grande assente: io!
Appuntamento immancabile per le più famose case editrici ma, soprattutto, per i piccoli editori che hanno l'occasione di farsi conoscere al grande pubblico. Con una punta di orgoglio sarà presente anche ”FORCHETTE & PIRANHA – ricettario di un emigrante italiano in Parguay”, il mio libro edito dalla Pathos edizioni: un piccolo saggio di cucina tradizionale italiana, con alcune ricette paraguaiane, il tutto intervallato da qualche simpatico frammento di memoria.
Nella speranza che il salone internazionale del libro rappresenti l'alba per un nuovo inizio, dopo questa pandemia e questa delicata situazione mondiale, auguro a tutti buona lettura e concludo l'articolo con una mia massima: non esistono etnie, religioni o razze che non possano essere messe d'accordo da un buon piatto di pasta.
